[Recensione] Resident evil archives: Resident evil zero

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vale1294
view post Posted on 11/3/2010, 14:31




RESIDENT EVIL ZERO




La Storia
Resident Evil Zero è un prequel alle vicende narrate nel primo capitolo della saga, Resident Evil (1996), e racconta del primo incontro/scontro delle forze speciali del team S.T.A.R.S. (Special Tactics And Rescue Service) con gli effetti del temibile Virus-T.

Il plot narrativo parte subito in quarta, e ci mostra un treno che attraversando le foreste delle montagne di Arklay viene attaccato da strani mostri simili a sanguisughe, facendo strage dei passeggeri, mentre un losco figuro sulla cima di una collina scruta silenzioso lo svolgersi degli eventi.
Alcuni giorni dopo, un elicottero della S.T.A.R.S. si trova a fare un atterraggio di emergenza per un guasto al propulsore nella medesima foresta, proprio mentre volava in direzione Arklay per investigare su una serie di strani omicidi. La squadra di pronto intervento, ormai appiedata, decide quindi di perlustrare la zona circostante lo schianto.

La prima sorpresa che la foresta offre alla S.T.A.R.S. non è sicuramente delle migliori: lungo un sentiero infatti giace riversa su un fianco una camionetta militare, al cui interno giacciono i corpi di due soldati trucidati. Ma il peggio deve ancora venire.
La camionetta infatti trasportava il Tenente Billy Coen, detenuto in attesa di esecuzione per essersi reso colpevole dell’omicidio di 23 persone. E del prigioniero nessuna traccia.
La squadra S.T.A.R.S. decide dunque di sparpagliarsi nella foresta, per mettere in sicurezza la zona e tentare di catturare il fuggitivo.
Il giocatore viene quindi calato nei panni di Rebecca Chambers, giovane ufficiale medico, che, pattugliando la sua area, riesce a trovare un treno di proprietà della Umbrella Corporation fermo nel cuore della foresta. Iniziata l’ispezione delle prime carrozze, Rebecca si trova subito ad affrontare un’orrore indicibile: i passeggeri sono stati trasformati in morti viventi e non esitano ad attaccarla!
Durante l’esplorazione del resto del treno, Rebecca assiste alla morte di uno dei suoi compagni di squadra e si trova ad affrontare zombie e strani cani mutanti, ma è l’incontro con un temibile nemico composto da sanguisughe che la mette veramente in difficoltà. Solo il provvidenziale intervento del fuggiasco Billy riesce a trarre d’impaccio Rebecca, e i due decidono di collaborare per capire cosa stia succedendo.

Da qui in poi i due, spalla a spalla, iniziano un viaggio all’interno degli orrori e delle atrocità causate dalla Umbrella Corporation, attraverso situazioni raccappriccianti e incontrando mostri e mutanti di ogni tipo, dagli scorpioni giganti alle scimmie sanguinarie.

Gameplay
Questo titolo non è stato pensato per i cosiddetti casual gamer, e non fa nulla per nasconderlo.
Non esistono tutorial o fasi di addestramento che mettano a proprio agio il giocatore, e tutto è demandato al contenuto del libretto di istruzioni.

Questo gioco propone un’esperienza single player in terza persona a telecamera fissa: ciò vuol dire che il giocatore non è libero di osservare le varie location liberamente, ma è vincolato al punto di soggettiva scelto dai game designer. Se da una parte questo si traduce in fondali pre-renderizzati estremamente suggestivi, dall’altra metterà il giocatore davanti a situazioni paradossali in cui si è costretti a sparare a qualcosa che non si vede perché fuori dal punto di visuale.

Questa tecnica di realizzazione di ambienti 3D, ormai poco utilizzata, è direttamente mutuata dal titolo originale e può spiazzare parecchio chi si confronta per la prima volta.

Inoltre ogni passaggio da una location all’altra richiede un nuovo caricamento, il che non contribuisce molto a tenere alto il ritmo di gioco.

A complicare le cose ci si mette inoltre la difficoltà generale del gioco, che propone enigmi a volte non proprio scontatissimi e che obbliga il giocatore a gestire ossessivamente le poche risorse a disposizione, come i proiettili o gli oggetti curativi. Quando possibile evitate lo scontro, e non disdegnate l’uso del coltello.
Attenzione particolare va data anche allo spazio nell’inventario. A differenza del primo capitolo della serie infatti, in Resident Evil Zero non è possibile conservare oggetti extra nelle item box (vere e proprie “scatole magiche” disseminate per le varie location), e ciò che non entra nello zaino va forzatamente abbandonato. Sicuramente più realistico, ma se si abbandona per errore un oggetto fondamentale per proseguire l’avventura, ci si troverà nella noiosa situazione di dover tornare indietro a cercarlo.

Un’interessante punto a favore del gameplay è la modalità di gioco Zapping, ovvero la possibilità di controllare a turno sia Rebecca che Billy. Questo permetterà al giocatore di sfruttare le caratteristiche dei due personaggi (Billy è più forte e incassa meglio i colpi, mentre Rebecca è più portate per la preparazione delle erbe curative) e di risolvere alcune situazioni mediante la cooperazione tra i due.
I controlli sono comodi e immediati, ma le peculiarità del Wiimote + Nunchuck non vengono minimamente sfruttate, tant’è che il gioco supporta anche l’utilizzo del Classic Controller e del pad per GameCube. I movimenti sono affidati allo stick analogico del Nunchuck, mentre con B si mira e con A si spara. Con la pressione del tasto + è inoltre possibile cambiare immediatemente il personaggio controllato, mentre con 2 lo si fa riposare.

Grafica & Audio

Il porting su Wii ha permesso di spingere il pedale sulla qualità dei fondali e sul calcolo delle ombre in tempo reale; il risultato è decisamente buono, e certe location sfiorano il fotorealismo.
Le texture sono sempre molto ricche, e si sposano ottimamente con i modelli poligonali dei personaggi, che sono ben curati (anche se un pelino rigidi).

I filmati di intermezzo mostrano una qualità raramente vista su Wii e offrono inquadrature dal gusto spiccatamente cinematografico. Alcune volte abbiamo riscontrato una leggerissima scattosità in alcuni punti, ma che non pregiudica assolutamente la visione.
La qualità audio è complessivamente buona; gli effetti sonori e la musica di sottofondo contribuiscono molto all’esperienza videoludica, e creano la giusta atmosfera per restare con il fiato sospeso. Il gioco non dispone della traccia audio in italiano per i filmati di intermezzo, ma solo di quella inglese sottotitolata. Se ve la cavate bene con la lingua di Albione evitate di buttare l’occhio sui sottotitoli: vi risparmiete una delle più raccapriccianti traduzioni che ci sia capitato di vedere, con sfrondoni che farebbero morire sul colpo qualsiasi membro dell’Accademia della Crusca.






Fonte: Wiiitalia

Edited by ¬ Carius - 11/3/2010, 14:53
 
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